Il vero significato di 'Carpe Diem'
LETTERATURA
Introduzione al 'Carpe Diem'
Il celebre motto "Carpe Diem", tradotto sovente con "cogli l'attimo", affonda le sue radici negli scritti di uno dei massimi esponenti della tradizione latina, ovvero, il poeta romano Quinto Orazio Flacco.
Ma cosa significa realmente questo invito? Qual era la vera intenzione dell'autore?
Le Odi di Orazio
Pubblicate tra il 23 e il 13 a.C., le Odi di Orazio sono una raccolta di poesie che trattano una varietà di temi: dalla politica alla filosofia, dalla religione all'amore.
Le parole "Carpe Diem" risuonano nel libro Primo delle Odi, in particolare nella poesia 1.11 dedicata a Leuconoe. In questo testo, Orazio esorta una giovane donna a non preoccuparsi del futuro e a godere pienamente del momento presente. L'invito a non temere delle cose che verranno è rivolto indirettamente all'amico, il quale deve invece valorizzare ciò che caratterizza ogni singolo giorno, riconoscendo l'incertezza e la brevità della vita.
Si legge infatti nel testo latino:
"Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero",
che può essere reso in italiano:
"Mentre parliamo, il tempo invidioso sarà fuggito: cogli il giorno, fiduciosa il meno possibile in quello successivo".
L'etimologia greca e latina
Per comprendere appieno il significato, occorre però scavare in quello che è l'aspetto etimologico al fine di coglierne tutte le sfaccettature.
Il verbo greco "καρπίζω" (karpízō) si traduce con "rendere fruttifero, godere, sfruttare".
In latino troviamo "Carpo", ovvero: "cogliere, strappare, spiccare, prendere". "Carpere" dà l'idea di un'azione in cui si stacca piano piano, pezzo per pezzo, come si è soliti fare quando si mangiano i singoli chicci d'uva da un grappolo.
Il sostantivo maschile "dĭēs", da cui "diem", è invece il "giorno, la giornata".
Facendo una traduzione letterale, potremmo dunque rendere il motto in più varianti:
Godi la giornata, intesa come, proprio questo giorno che stai vivendo;
Sfrutta il trascorrere del tempo, affinché non vada perduto;
Cogli il giorno, nel senso di quello che la vita ti offre quotidianamente.
L'Interpretazione del 'Carpe Diem' ieri e oggi
Nel corso degli anni, diversi studiosi hanno interpretato il detto oraziano come un richiamo alla consapevolezza della propria mortalità. Dietro questa idea ci sarebbe la forte influenza dell'epicureismo, una scuola di pensiero che sottolineava l'importanza di vivere una vita piena e soddisfacente, senza crucciarsi per il futuro.
Nel contesto contemporaneo il messaggio originario è stato per così dire adattato a un'epoca in cui gli impegni e le preoccupazioni sembrano soffocare le vite delle persone. "Carpe Diem" allora diventa un modo per prendere una pausa, per riflettere sulla propria esistenza a tutti i livelli. Non significa dunque abbandonarsi a comportamenti sconsiderati, ma piuttosto apprezzare le piccole gioie quotidiane.
Conclusione
In conclusione, per Orazio il "Carpe Diem" è molto più di un semplice invito. È un richiamo alla consapevolezza e alla pienezza della vita per vivere con saggezza e gratitudine ogni singolo giorno. La profondità di questo motto vuol essere una vera e propria lezione che trascende i secoli, rimanendo ancora oggi di grande attualità.
Fonti:
Barchiesi Alessandro, Orazio e i suoi interpreti, Carocci Editore, 2005.
Orazio, Odi, a cura di Gian Biagio Conte, Mondadori, 2001.
Sasso Gennaro, Il Pensiero di Orazio, Laterza, 2010.
https://www.grecoantico.com/dizionario-greco-antico.php?parola=karpizw
http://www.poesialatina.it/_ns/Greek/tt2/Orazio/Carm1_11.html
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?lemma=CARPO100
https://www.dizionario-latino.com/dizionario-latino-italiano.php?lemma=DIES100