La spinosa questione dei lapsi durante le persecuzioni
STORIA
Introduzione ai Lapsi
Nei primi secoli d.C., le persecuzioni contro i cristiani furono numerose e violente. In questa periodo di forti tensioni, si diffusero sempre di più le figure dei lapsi. Per comprendere appieno questo fenomeno, è necessario analizzare le circostanze in cui si formarono e le modalità con le quali furono riammessi nella comunità ecclesiastica dopo la fine delle persecuzioni.
Origine dei lapsi
Il termine "lapsi" deriva dal latino "lapsus", che significa caduta; i Lapsi sarebbero quindi i "caduti/scivolati". Durante le persecuzioni da parte dell'Impero Romano, quelle di Decio in particolar modo, molti credenti furono costretti a scegliere tra la fedeltà alla loro religione o la propria vita. Coloro che non volevano rinunciare alla seppur complessa condizione terrena, si ritrovarono a compiere un vero e proprio atto di apostasia che portò a far perdere loro la comunione con la Chiesa cattolica, i lapsi, appunto. Costoro davanti al pericolo di morte, rifiutarono pubblicamente la fede cristiana convertendosi al paganesimo, ovvero, la religione professata dai romani basata sul politeismo.
Lapsi e Martiri: differenze sostanziali
La distinzione tra Lapsi e Martiri si rivelò fin da subito fondamentale per la costituzione di quell'identità cristiana che avrebbe portato alla definizione dei valori della Chiesa primitiva.
I martiri erano coloro che, nonostante le sofferenze subite e le svariate torture culminanti sovente con la morte, rimasero fermi nella loro fede, testimoniando con la vita la loro devozione a Cristo. Con il tempo queste figure divennero esempi di virtù e venerazione per l'intera comunità cristiana. La loro memoria veniva onorata attraverso festività e cerimonie, e molti di loro furono proclamati santi. Si pensi al 26 Dicembre, giorno in cui viene ricordato il primo martire della storia cristiana: Santo Stefano.
In contrapposizione, i lapsi erano quei cristiani che, sotto la minaccia di persecuzioni e torture, rinunciarono temporaneamente alla propria fede.
Come comportarsi dunque nei confronti di quest'ultimi? Quale idea sulla negazione della fede?
Se da un lato i martiri rappresentavano l'ideale supremo di dedizione religiosa, dall'altro, la misericordia mostrata verso i lapsi con la loro eventuale reintegrazione poteva evidenziare quella dimensione di perdono e riconciliazione, principio cardine della dottrina cristiana.
La Riammissione dei Lapsi: implicazioni teologiche
Poco dopo la fine delle persecuzioni, la Chiesa Cattolica dovette affrontare il delicato tema della riabilitazione dei lapsi.
Molti furono quei vescovi e teologi che si domandavano se e come questi cristiani dovessero essere riammessi nella comunità dei fedeli. Nei primi secoli del cristianesimo i dibattiti furono accesi e coinvolsero sia il clero che i laici.
Alla fine, prevalsero posizioni più moderate che consentirono ai caduti di essere riammessi nella Chiesa attraverso un processo di penitenza e riavvicinamento. In primis, i lapsi erano tenuti a dimostrare il loro sincero pentimento con pubblici atti di contrizione e ammenda. Questo processo includeva, in molti casi, la confessione in pubblico dei peccati, gesti di penitenza e la riammissione tramite i sacramenti. Alcuni concili, ad esempio quello di Cartagine, stabilirono delle precise linee guida riguardo tali procedure, sottolineando la necessità di una genuina conversione, oltre al riconoscimento del peccato commesso.
Il tema dei lapsi sollevò questioni teologiche fondamentali riguardo la natura del perdono e della misericordia divina. L'approccio della Chiesa all'epoca evidenziava la tensione tra la giustizia divina e la misericordia, una tematica che continua a essere rilevante nelle discussioni teologiche moderne. Se da una parte la capacità di perdonare seguendo l'esempio di Cristo era un aspetto fondamentale della vita cristiana, dall'altra si necessitava di una profonda riflessione da parte dei credenti sulla serietà del rinnegamento e sull'importanza della fedeltà in tempi di prova.
Conclusione
La storia dei lapsi e dei martiri riporta alla memoria un periodo estremamente difficile per il mondo cristiano cattolico in cui viene evidenziato un importante aspetto della fede cristiana e sull'umanità delle sue prove.
Comprendere il contesto storico-sociale e la successiva nascita di queste figure offre una visione più profonda circa le sfide e le conquiste della Chiesa dei primi secoli. In particolare, la vicenda dei lapsi e della loro reintegrazione riflette la complessità delle prime comunità cristiane e il loro impegno nel coniugare rigore dottrinale e misericordia.
Fonti:
Canali Luciano, Storia della Chiesa Cattolica, De Agostini, 2019.
Holmes Derek J.-Bickers Bernard W., Breve storia della Chiesa Cattolica, Cinisello Balsamo, Edizioni San Paolo, 2008.
Valli Marco, Il cristianesimo antico e le persecuzioni, Giunti, 2020.